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OSHO quotes

Qui trovi pensieri più o meno brevi di OSHO, dai quali trarre ispirazione, conforto o aiuto nella scelta di un libro.
Se c'è una quote di OSHO che ami in particolare, e vorresti vederla pubblicata qui, inviacela! <3

LOVE IS THE FIRE

 

 


E' il fuoco dell'amore che rende un uomo oro puro. L'amore è il fuoco. Brucia!
Aiuta a dissolvere tutto ciò che è senza significato in te. E' doloroso perché pensavi che tutto ciò che non ha significato ne avesse molto. Quando ti viene tolto via è doloroso. Tenti di aggrappartici anche se ha solo creato miseria. Ma devi acquisire familiarità con questo; almeno con la tua propria miseria. E' spazzatura ma è il tuo intero passato, la tua intera autobiografia. Ci si affeziona alla propria spazzatura, si diventa sentimentali al riguardo. Ecco perché la gente colleziona spazzatura e non solo fuori, anche interiormente. Richiede tanto coraggio buttare la spazzatura.

Quando la mattina raccogli la spazzatura di casa tua, non la guardi, semplicemente vai e la butti. Dovrebbe essere la stessa cosa anche per la spazzatura interiore, ma la gente non riesce a buttarla così facilmente. Guardano dentro tutto; forse c'è qualcosa di valore. Analizzano, dissezionano, cercano di capire. Ecco di che tratta l'intera psicoanalisi: analizzare spazzatura - sogni, incubi, desideri, pensieri. Tutta spazzatura. ma uno si sente così bene, paga uno psicoanalista che lo dissezioni per scoprire se dentro di lui c'è qualcosa che abbia un significato.

L'Oriente non crede nella psicoanalisi. Ti dice che è semplicemente spazzatura e qualsiasi cosa tu faccia con la spazzatura di casa tua ogni mattina, ti dice di farla anche con la tua spazzatura interiore: semplicemente vai e buttala dove la portano via.

Non hai bisogno di dissezionare, non hai bisogno di analizzare, non hai bisogno di capire, non hai bisogno di andare dall'analista, non hai bisogno di pagare. Ma hai bisogno di grande coraggio!
E' Possibile, non è impossibile. Quel coraggio può essere raggiunto ed è l'unica speranza per l'uomo.
Perché se tu vai ad analizzare la tua spazzatura puoi averne per vite intere. Non finisce mai, nessuno è stato mai psicoanalizzato in modo assoluto, non può essere, perché la spazzatura continua a crescere a suo modo. Tu diventi molto molto informato al riguardo, ma la spazzatura rimane. Infatti la conoscenza che hai raggiunto diventa a sua volta altra spazzatura.

L'amore la brucia semplicemente, riducendola in nulla. (…)

Se uno è pronto ad attraversare il fuoco dell'amore, ne esce fuori totalmente trasformato.
Lascia che il tuo sannyas sia un fuoco, un fuoco d'amore, e ti trasformerà.


Let Go!
Talks given from 1/4/78 to 30/4/78
Darshan Diary

QUELLA DANZA CHIAMATA AMORE

 

 

Non ho mai detto che l’amore viene distrutto dal matrimonio. Come può il matrimonio distruggere l’amore? Certo, è vero, viene distrutto nel matrimonio, ma è distrutto da voi, non dal matrimonio. È distrutto dalla coppia. Come può il matrimonio distruggere l’amore? Siete voi che lo distruggete, perché non sapete cos’è l’amore. Credete solo di saperlo, sperate e sognate di saperlo, ma non lo sapete davvero. L’amore deve essere appreso: è la più grande arte che esista.
 

Se siete a una festa da ballo e qualcuno vi invita, voi rispondete di non saper ballare, non vi limitate a saltar su e mettervi a ballare, pretendendo che gli altri pensino che siete ottimi ballerini. Dimostrerete solo di essere dei buffoni, non proverete a voi stessi di essere grandi danzatori. Dovrete imparare la grazia del ballo, il movimento; dovrete alIenare il corpo.
 

Non inizierete a dipingere solo perché avete a disposizione una tela, un pennello e dei colori. Non vi direte: “Ho tutto il necessario e ora posso dipingere”. Potrete farlo, ma in quel modo non sarete pittori.
 

Incontrate una donna – la tela è a disposizione. Subito diventate un amante – iniziate a dipingere. E la donna dipingerà su di voi. Naturalmente entrambi dimostrerete di essere sciocchi – due sciocchi dipinti – e prima o poi capirete cosa sta accadendo, ma non penserete mai che amare sia un’arte. Voi non siete nati dotati di quest’arte, non ha nulla a che vedere con la vostra nascita. Dovrete impararla: è l’arte più sofisticata.



Siete nati solo con una capacità. Siete nati con un corpo: potrete diventare ballerini perché avete un corpo. Potete muovere il vostro corpo e potete diventare ballerini, ma il danzare deve essere appreso, e con molto sforzo. E ballare non è poi così difficile perché voi soli ne siete coinvolti.



L’amore è molto più difficile: è danzare con qualcun altro. È necessario anche l’altro per conoscere cosa sia la danza. Adattarsi a qualcuno è una grande arte; creare un’armonia tra due persone… due persone significano due mondi diversi. Quando due mondi si avvicinano è inevitabile che si scontrino, se non sapete come creare armonia. L’amore è armonia. E la felicità, il benessere e l’armonia fioriscono solo dall’amore. Imparate ad amare. Non abbiate fretta di sposarvi, imparate ad amare. Diventate prima grandi amanti.



E qual è il requisito? Un grande amante è sempre pronto a dare amore, e non gli interessa che venga ricambiato o meno. Sarà sempre contraccambiato perché è nella natura stessa delle cose. È come andare in montagna e cantare una canzone: la valle vi risponderà. Avete mai sentito l’eco in montagna o in una valle? Gridate e la valle grida, cantate e la valle canta. Ogni cuore è una valle: se ci riversate amore, risponderà.



La prima lezione d’amore è non chiedere amore, ma dare. Diventa un donatore.



Ma le persone fanno esattamente l’opposto. Anche quando donano, lo fanno solo con l’idea che l’amore dovrebbe tornare indietro: è un commercio. Non condividono, non condividono in libertà, ma con una condizione. Con la coda dell’occhio osservano se c’è un ritorno oppure no. Persone molto misere… non sanno come l’amore funzioni naturalmente. Limitati a riversarlo, e ritornerà. 
E se non è ricambiato, non c’è da preoccuparsi – un amante sa che amare significa essere felice. Se arriva, bene; in questo caso la felicità sarà moltiplicata. Ma anche se non è mai ricambiato, nell’atto stesso di amare diventi così felice, così estatico che non ti interessa essere ricambiato.



L’amore possiede una felicità intrinseca: accade quando amate. Non è necessario attendere il risultato: inizia ad amare e pian piano vedrai che una quantità d’amore sempre più grande ritornerà a te. Si ama, e solo amando si arriva a conoscere cos’è l’amore; così come si impara a nuotare solo nuotando, amando, si ama.



Ma le persone sono molto avide: attendono il grande amore per amare e rimangono chiuse, si rattrappiscono in se stesse. Sono in attesa. Un bel giorno arriverà Cleopatra e allora apriranno il loro cuore, ma quando sarà il momento, avranno completamente dimenticato come aprirlo.



Non perdere alcuna occasione per amare. Persino camminando per strada puoi essere amorevole, con un mendicante puoi essere amorevole. Non è necessario che tu gli dia qualcosa, almeno sorridi; non costa nulla, ma il tuo sorriso ti aprirà il cuore, lo renderà più vivo. Prendi qualcuno per mano: un amico o un estraneo. Non aspettare di amare solo quando comparirà la persona giusta perché, così facendo, la persona giusta non arriverà mai. Continua ad amare. Più amerai e più avrai la possibilità che la persona giusta arrivi, perché il tuo cuore inizierà a fiorire e, un cuore che sboccia, attrarrà molte api, molti amanti.



Ti sei allenato nel modo sbagliato. Per prima cosa, ognuno vive con l’idea sbagliata di essere già un amante. Per il fatto di essere nato, pensi di essere un amante. Non è così facile. Certo, ne hai la potenzialità, ma la potenzialità deve essere allenata, dovrà seguire una disciplina. Esiste il seme, ma dovrà sbocciare.



Se continuerai a portare in te solo il seme, mai nessun’ape si fermerà. Hai mai visto un’ape fermarsi su un seme? Non sanno che i semi si trasformeranno in fiori? Ma le api arrivano quando i fiori sono sbocciati. Diventa un fiore, non rimanere un seme.



Due persone, infelici separatamente, quando si uniscono creano una maggior infelicità l’una per l’altra; è un fatto matematico. Tu eri infelice, tua moglie era infelice ed entrambi sperate che, unendovi, potrete essere felici? Ma è matematica elementare, come due più due fa quattro. Non è un’equazione di matematica superiore, è qualcosa di elementare, che si può contare sulle dita. Sarete infelici entrambi.



Il corteggiamento è un’altra cosa. Non dipendere dal corteggiamento. Anzi, prima del matrimonio, liberati del corteggiamento. Il mio suggerimento è che il matrimonio dovrebbe essere celebrato dopo la luna di miele, mai prima. Solo se le cose saranno andate per il verso giusto, solo allora il matrimonio dovrebbe accadere.
La luna di miele dopo il matrimonio è molto pericolosa. Per quanto ne so, il novantanove percento dei matrimoni sono già falliti al termine della luna di miele. Ma a quel punto sei in trappola, non hai più alcuna via di scampo; tutta la società, la legge, il tribunale, tutti ti saranno contro se lasci la moglie, o se la moglie ti lascia. Tutta la moralità, la religione, il prete, tutti ti saranno contro. In realtà la società dovrebbe creare tutte le barriere possibili al matrimonio e nessun ostacolo per il divorzio; non si dovrebbe permettere il matrimonio così facilmente. Il tribunale dovrebbe opporsi: vivi almeno due anni con la donna, poi ti verrà permesso di sposarti.
Al momento, si sta facendo l’esatto opposto: se desideri sposarti, nessuno ti chiederà se sei pronto o se è solo un capriccio, dovuto al fatto che ti piace il naso di quella donna. Che follia! Non si può vivere di solo naso; dopo due giorni quel naso sarà dimenticato. Chi guarda più il naso della moglie? La moglie non sembra mai bella, il marito non sembra mai bello. Una volta che si è fatta l’abitudine, la bellezza scompare.


Si dovrebbe permettere a due persone di vivere insieme tutto il tempo necessario per conoscersi, per acquisire familiarità e proibire loro il matrimonio, anche se desiderano sposarsi. Solo così il divorzio potrà scomparire dalla faccia della Terra. I divorzi esistono perché i matrimoni sono sbagliati e forzati; i divorzi esistono perché i matrimoni sono fatti in base a uno stato d’animo romantico.


Il romanticismo va bene se sei un poeta e, si sa, che i poeti non sono buoni mariti o buone mogli. Difatti, la maggior parte dei poeti sono scapoli. Sfarfallano intorno, ma non si fanno mai prendere, così la poesia rimane viva. Continuano a scrivere poemi, splendidi poemi. Non bisogna sposarsi in base a un umore poetico; lascia che entri la prosa, poi sistemati, perché il quotidiano è più simile alla prosa che alla poesia. Bisogna diventare maturi al punto da comprenderlo.


Maturità significa che non si è più degli sciocchi romantici: si comprende la vita, si comprendono le responsabilità della vita, si comprendono i problemi dello stare con una persona. Si accettano tutte queste difficoltà, eppure si decide di vivere con quella persona. Non si spera che sia tutto rose e fiori, non si spera nell’impossibile; si conosce la dura realtà, ed è dura. Ci sono rose, ma sono rare e distanti; ed esistono molte spine.


Quando sarai diventato consapevole di tutti questi problemi e tuttavia deciderai che vale la pena rischiare e stare con una persona piuttosto che essere soli, allora sposati. Solo così il matrimonio non ucciderà mai l’amore, perché questo amore è realistico. Il matrimonio può solo uccidere l’amore romantico, e l’amore romantico è chiamato “amore adolescenziale”. Non bisogna farci troppo affidamento, non bisogna ritenerlo un nutrimento. Al massimo, può assomigliare a un gelato: puoi gustarlo qualche volta, ma non puoi vivere di gelato. La vita deve essere più realista, più prosaica.


Il matrimonio di per sé non ha mai distrutto nulla. Il matrimonio porta solo alla superficie qualsiasi cosa sia nascosta in te. Se c’è amore nascosto dietro e dentro di te, il matrimonio lo tirerà fuori. Se l’amore invece era solo un pretesto, una lusinga, prima o poi è destinato a scomparire. Allora solo la tua personalità, la tua personalità deforme salterà fuori. Il matrimonio è solo un’occasione per far uscire qualsiasi cosa dovevi portare in superficie.
Non sto dicendo che l’amore viene distrutto dal matrimonio. L’amore viene distrutto dalle persone che non sanno amare. L’amore è distrutto perché in primo luogo non era amore: vivevi in un sogno e la realtà distrugge quel sogno; diversamente, l’amore è qualcosa di eterno, è parte dell’eternità. Se cresci, se conosci l’arte e accetti le realtà delle vita amorosa, allora l’amore crescerà giorno per giorno: il matrimonio sarà un’incredibile occasione per crescere nell’amore.

Nulla può distruggere l’amore. Se esiste, crescerà. Ma io credo che, in primo luogo, non sia presente. Hai frainteso te stesso, era presente qualcos’altro. Forse era sesso, era attrazione sessuale. In questo caso verrà sicuramente distrutto, perché una volta fatto l’amore con una donna, l’attrazione sessuale scompare, in quanto esiste solo laddove c’è l’ignoto. Dopo aver gustato il corpo dell’uomo o della donna, l’attrazione sessuale scompare; se il vostro amore era solo attrazione sessuale, è inevitabile che scompaia. Quindi, non scambiate qualcos’altro per amore.

Se ciò che provi è davvero amore…

Cosa intendo dire con “davvero amore”? Voglio dire che, se alla semplice presenza dell’altro ti senti improvvisamente felice, stando semplicemente insieme a lui ti senti estatico, la sua semplice presenza appaga qualcosa nel profondo del tuo cuore… qualcosa inizia a cantare nel tuo cuore e ti immergi nell’armonia. La presenza dell’altro ti fa sentire integro, diventi più individuo, più centrato, sei più radicato… allora è amore.


L’amore non è una passione, l’amore non è un’emozione. L’amore è una comprensione profonda del fatto che in qualche modo l’altro ti completa. Qualcuno ti rende un cerchio perfetto; la presenza dell’altro rinforza la tua presenza. L’amore dà la libertà di essere se stessi, non è possessività.

 

Dunque, osserva. Non pensare mai al sesso come amore, altrimenti ti ingannerai. Stai attento e quando sentirai che la presenza di qualcuno, la sua sola presenza, null’altro è necessario… tu non chiedi nulla e la semplice presenza dell’altro è sufficiente per renderti felice… allora, qualcosa sta iniziando a sbocciare dentro di te, mille e un loto fioriscono… allora, sei in amore, e in quel caso potrai attraversare tutte le difficoltà che la realtà crea. Molte angosce, molte ansie; riuscirai ad attraversarle tutte, e il tuo amore continuerà a fiorire sempre di più, perché tutte quelle situazioni saranno delle sfide. Superandole, il tuo amore si rafforzerà sempre di più.
L’amore è eternità. Se è presente, continuerà a crescere all’infinito. L’amore conosce l’inizio, ma non conosce la fine.


Da: La Disciplina della Trascendenza ed. Bompiani

USCIRE DAL CERCHIO

 


Mi sento sempre indegno d'amore e per questo la mia porta è sempre chiusa. Ora il mio cuore sta soffrendo, ma ho dimenticato dov'è la porta.


Questo è uno dei crimini commessi contro tutti coloro che appartengono a una società umana: ti hanno condizionato, ti hanno detto e ripetuto che sei indegno.



Per via di questo condizionamento, la maggior parte dell’umanità ha rinunciato all’avventura, al pellegrinaggio verso le stelle: sono convinti di non valere abbastanza. I genitori dicevano: “Sei indegno”. Gli insegnanti dicevano: “Non vali nulla”. I preti dicevano: “Non sei all’altezza”. Da ogni parte è stata forzata su di te l’idea di essere indegno. Naturalmente hai finito con l’accettarla.



Ma quando l'accetti, ti chiudi. Non riesci a credere di avere le ali, non riesci a credere che il cielo appartiene tutto a te, che devi solo spiegare le ali per possedere il cielo e tutte le stelle.



Qui non si tratta di aver dimenticato di aprire qualche porta. Non possiedi alcuna porta, e nemmeno muri. Quest’indegnità è solo un concetto, un’idea, ma tu ne sei stato ipnotizzato.



Sin dagli albori dell’umanità, tutte le culture, tutte le società hanno usato l’ipnosi per distruggere gli individui – la loro libertà e unicità, il loro genio – perché i poteri costituiti non hanno bisogno di geni, di individui unici, di persone che amano la libertà. Ciò che occorre loro sono degli schiavi, e l’unico modo di creare schiavi a livello psicologico è quello di condizionare la mente all’idea che sei indegno, che non ti meriti nulla. Sei già in debito per ciò che hai ricevuto e che non ti meritavi.



L’ipnotismo è un semplice processo di continua ripetizione. Se ripeti continuamente la stessa idea, essa prende radici dentro di te, e diventa una spessa muraglia, per quanto invisibile. Ma in realtà non ci sono né porte né finestre; non c’è neanche il muro.



George Gurdjieff ha parlato della sua infanzia…. Era nato nel Caucaso, una delle zone più primitive della terra, rimasta ancora allo stadio in cui l’umanità viveva di caccia; la coltura dei campi non era ancora iniziata. La gente del Caucaso viveva di caccia, e qualsiasi società che vive di caccia dev’essere una società nomade. Non può creare case, città, perché con gli animali non ci sono sicurezze: oggi sono qui, domani non ci sono più. Tu li uccidi, e proprio per questo motivo fuggono; l’alternativa è essere uccisi o fuggire.



Gurdjieff fu allevato da una società nomade, quindi era come se provenisse da un altro pianeta – conosceva cose che noi abbiamo dimenticato. Ad esempio egli ricorda come nella sua infanzia i nomadi ipnotizzassero i bambini, perché non potevano portarli con sé durante la caccia. Li lasciavano da qualche parte, sotto un albero, in un posto sicuro. Ma che garanzia c’era che i bambini rimanessero fermi nello stesso posto? Usavano questa strategia, l’ipnosi, l’avevano usata per secoli.



Fin da quando il bambino era molto piccolo, lo mettevano a sedere sotto un albero. Tracciavano un cerchio intorno a lui con un bastoncino e poi gli dicevano: “Non puoi uscire dal cerchio; se esci, morirai”.



Questi bambini ci credevano, proprio come fai tu. Perché sei cristiano? Perché è quello che ti hanno detto i tuoi genitori. Perché sei indù? Perché sei giainista? Perché sei musulmano? Perché te lo hanno detto i genitori.



I bambini credevano che uscendo dal cerchio sarebbero morti, crescevano con questo condizionamento. Tu potevi cercare di persuaderli: “Se vieni qui, ti darò una caramella”. Ma loro non potevano farlo, perché c’era la morte ad aspettarli… E, se ci provavano, sentivano come se un muro invisibile li bloccasse, li respingesse all’interno del cerchio. Il muro esisteva solo nella loro mente; non c’era alcun muro, non c’era proprio nulla. Ma, a meno che la persona che li aveva messi nel cerchio non fosse venuta a cancellarlo, e a tirarli fuori, il bambino sarebbe rimasto all’interno.



Il bambino cresce, ma l’idea rimane nell’inconscio. Anche da vecchio, se suo padre gli traccia intorno un cerchio, non può uscirne. Non si tratta solo del bambino, anche il vecchio continua a portarsi dietro nell’inconscio la sua infanzia. E non si tratta di un bambino soltanto. L’intero gruppo di nomadi mette i bambini all’ombra di un albero, dove rimangono per tutto il giorno. Quando i genitori tornano, il condizionamento è diventato così forte che, qualsiasi cosa accada, il bambino non uscirà dal cerchio.



La società ha tracciato intorno a te cerchi dello stesso tipo. Certo, sono più sottili: la tua religione è un cerchio molto raffinato, la tua chiesa, il tuo tempio, la tua sacra scrittura sono solo cerchi ipnotici.



È necessario comprendere che viviamo circondati da tanti cerchi che sono presenti solo all’interno della mente. Non hanno esistenza reale, ma operano come se fossero reali.



Il tuo essere indegno è solo un condizionamento. Nessuno è indegno; l’esistenza non produce persone che non valgono nulla, perché non le manca l’intelligenza. Se l’esistenza dovesse produrre tante persone indegne, la responsabilità sarebbe sua. Allora si dovrebbe concludere che l’esistenza non è intelligente, che è un fenomeno accidentale, solo materiale e privo di intelligenza e che non possiede alcuna consapevolezza. Questo è proprio il nostro sforzo: dimostrare che l’esistenza è intelligente, che è straordinariamente consapevole.



Questa è la stessa esistenza che ha creato dei Buddha: non può creare persone indegne. Non sei indegno, quindi qui non si tratta di trovare una porta; devi solo comprendere che quest’indegnità è un’idea falsa che ti è stata imposta da coloro che vogliono che tu rimanga schiavo per tutta la vita.



Puoi abbandonare quest’idea in questo preciso momento. L’esistenza ti dà lo stesso sole che dà a Gautama il Buddha, la stessa luna che dà a Zarathustra, lo stesso vento di Mahavira, la stessa pioggia di Gesù. Non fa differenze, non conosce discriminazioni. Per l’esistenza, Gautama il Buddha, Zarathustra, Lao Tzu, Bodhidharma, Kabir, Nanak e tu siete identici. L’unica differenza è che Gautama il Buddha non ha accettato l’idea di essere indegno, l’ha rifiutata.



Abbandona l’idea dell’indegnità – è solo un’idea. Quando l’abbandoni, ti ritrovi sotto un cielo aperto. Non è una questione di porte; tutto è aperto, tutte le direzioni sono disponibili. Il semplice fatto che esisti è prova sufficiente che l’esistenza ha bisogno di te, ti ama, ti nutre e ti rispetta.



Questa idea d’indegnità è stata creata dai parassiti sociali. Lasciala perdere. Sii grato all’esistenza, perché essa crea solo persone degne, non crea nulla che non abbia valore. Crea solo persone che sono necessarie.



Il mio accento è sul fatto che ogni sannyasin abbia rispetto per se stesso e si senta grato all’esistenza perché gli è stato chiesto di essere qui in questo preciso punto del tempo e dello spazio.





da: Beyond Psychology

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